A - Alice (nel Paese delle Meraviglie)
Chi non conosce la storia di Alice nel paese delle meraviglie? Il Cappellaio Matto è probabilmente l' unico vero amico di Alice, che crede in lei quando nessun altro lo fa. Non ha paura di nulla e farebbe di tutto per proteggerla, anche a costo della vita. Il Cappellaio e' fabbricante di cappelli per la Regina Bianca,
B - Baseball
Il berretto da baseball è un tipo di copricapo morbido, dotato di una lunga visiera, ricurva o piatta. Fa parte della tradizionale uniforme da baseball indossata dai giocatori, con l'orlo rivolto in avanti per proteggere gli occhi dal sole.
C - Cuoco
La toque blanche è il tipico cappello da cuoco.È solitamente alto, cilindrico, a pieghe, spesso gonfio in cima, di color bianco, specifico per i cuochi e, in particolare, del capo chef durante l'attività culinaria. È il simbolo per eccellenza della professione e dell'arte culinaria, e cioè parte essenziale dell'abbigliamento tipico del cuoco.
D - Dopoguerra
Nei ricchi guardaroba dei nobili della Mitteleuropa, che viaggiano sull’Orient Express si vedono di nuovo i lucidi cilindri. Si torna alle corse e i più giovani hanno in testa il Derby un’aggiornata versione americana della bombetta: più piccolo, meno impegnativo lo si può indossare di giorno anche in città. Siamo negli Anni Venti.
E - Ermes
Ermes, figlio di Zeus e della ninfa Maia, in origine, fu un dio della natura, Nelle rappresentazioni più diffuse, appare come un giovane vestito di semplici abiti (come un pastore o viaggiatore), sulla testa sfoggia il petaso, ovvero un cappello alato.
F - Feltro
Tra i materiali adatti a costituire un copricapo, quello universalmente utilizzato è il feltro. Il feltro è protagonista incontrastato sulla scena dei copricapo da uomo. Il feltro è la più antica forma di panno e l’arte della feltratura pare fosse ancora più antica di quella della tessitura.
G - Giullare
Lo sciocco, il buffone di corte, il giullare, ha ispirato la figura del Jolly nei mazzi carte, ma anche molte altre immagini. Il particolare e il suo cappello matto, molto colorato, lunghe punte con campanelli attaccati al fondo.
H - Hepburn
Indimenticabile protagonista di “Colazione da Tiffany”. I suoi cappelli e copricapi, unico strappo alla filosofia “less is more”, che l’accompagnò per tutta la vita: non sapeva resistere al fascino di tese larghe, feltro e copricapi originali e pregiati.
I - Industria
Il nord dell’Italia sembra godere per natura di condizioni favorevoli alla nascita dell’industria cappelliera. Prima fra tutte la disponibilità d’acqua, un fattore fondamentale nel processo di lavorazione. E poi la mano d’opera specializzata che è elemento determinante per un ciclo produttivo che, almeno fino all’Ottocento, è principalmente manuale.
K - Kangol
L'arte del cappello. Kangol e' una famosa marca di cappelli con Sede a Londra, Regno Unito. Il Fondatore e' Jacques Spreiregen che ha fondato l'azienda nel 1938.
L - Lobbia
Il Lobbia ha l’ala rialzata e la piega centrale simile ad una ammaccatura. Il nome deriva da quello del deputato Cristiano Lobbia che nel 1869 durante un’aggressione fu colpito alla testa con un bastone che infossò il suo cappello.Un cappellaio intraprendente approfittò della pubblicità suscitata dalla vicenda per mettere in vendita cappelli “alla Lobbia”.
M - Mutinelli
Mutinelli e' la Cappelleria piu' famosa d'Italia. Le sue affascinanti vetrine si trovano a Milano, C.so Buenos Aires e stata fondata nel 1888. All'interno, cappelli di tutte le fogge e dei marchi più diversi, tutti con alla base una grande lavorazione.
N - Nero
Sognare un uomo con un cappello nero riflette i timori del sognatore o sognatrice legati ad un potere maschile oscuro e minaccioso che può essere simbolo di un sé rinnegato del sognatore, oppure rispecchiare la paura della forza e del potere altrui.
O - Oro (di Berlino)
Il Cappello d'oro di Berlino è un manufatto risalente alla tarda Età del bronzo realizzato in una sottile lamina d'oro. Si presume che sia stato insegna di divinità o di religiosi, collegati ad un culto solare molto diffuso in Europa nella tarda Età del bronzo.Il Cappello d'oro di Berlino è stato acquistato nel 1996 dal Museum für Vor- und Frühgeschichte di Berlino, ed oggi è esposto nel Neues Museum.
P - Panama
Questo copricapo porta il nome della città di Panama perché quest'ultima è stata per secoli il suo principale scalo commerciale. E' un tipo di cappello da uomo, leggero, di colore chiaro e a tesa larga. Tradizionalmente viene intrecciato a mano con fibre ricavate dalle foglie ancora tenere di una palma nana.
Q - Qatar
In Qatar gli uomini usano il Kandura di cui fa parte copricapo tradizionale kefiah, che nella loro tradizione il Kandura Qatari è fatto spesso di materiale lucido. In genere, di seta, cotone, lana o lino: a scacchi neri o rossi e bianchi. Viene indossata come copricapo, mettendola a triangolo sulla testa, di modo che ricada sulla nuca per un lato e sulle spalle con gli altri due.
R - Regina
Celebri sono i cappelli indossati dalla regina Elisabetta II che, sembra, dal giorno della sua incoronazione, come ricorda il settimanale francese 'Point de vue', ne abbia indossati oltre cinquemila. Tutti diversi l'uno dall'altro.
S - Simbolo
Il cappello e' presente in tutte le civiltà è un simbolo dalle molte valenze, culturali, sociali, individuali; influenza i codici comunicativi, rappresenta visioni del mondo, è metafora della creatività che si sprigiona dalla sede del pensiero sulla quale sta appoggiato.
T - Testa
La testa è la parte del corpo umano a cui questo capo di abbigliamento, il cappello, e' destinato a coprire in modo parziale o totale.
U - Unisex
Unisex è un termine con il quale si fa riferimento a qualunque cosa sia adattabile sia ad un uomo che a una donna. Il cappello e' un capo di abbigliamento che eccetto modelli stravaganti puo' essere indossato sia da uomini che da donne.
V - Visiera
Parte del berretto che sporge in avanti per riparare il viso dalla pioggia o dalla luce:a forma di mezzaluna che, collocata sopra la fronte, serve a proteggere gli occhi dalla luce o dal sole
Z - Zucca
La Zucca "Cappello da prete" è una zucca tipica della pianura reggiana e mantovana. Ha forma a turbante, da cui il nome, con la falda inferiore più o meno sviluppata, buccia grigio verde.